La Repubblica Ceca è la quattordicesima economia più forte dell’UE. L’elevata inflazione e il basso valore aggiunto l’hanno trascinata al 14° posto. Secondo il confronto dell'indice di prosperità e salute finanziaria, tuttavia, la situazione è peggiorata per la seconda volta. Rispetto al 2022 la Repubblica Ceca è scesa addirittura di 5 posizioni.
Sebbene come Paese la Repubblica Ceca possa
essere orgogliosa di un’industria relativamente diversificata e altamente
complessa, è frenata dal basso valore aggiunto e dall’elevata inflazione. Ciò
si è riflesso anche sui prezzi dei generi alimentari, che l’anno scorso sono
costati quasi il 50 % in più rispetto al 2015. L’aumento più elevato rispetto
all’anno precedente è stato quello dello zucchero, il cui prezzo secondo
l’Istituto statistico ceco è aumentato di circa il 40 %. Tuttavia, nel corso
dell'anno i prezzi hanno ripreso a scendere. Gli analisti prevedono quindi che
quest'anno l'inflazione si stabilizzerà al 2,4 %.
Secondo l’Indice di prosperità e salute finanziaria, l’economia ceca si è
indebolita per il secondo anno consecutivo. L'anno scorso è passata dal nono
posto al dodicesimo, quest'anno addirittura al quattordicesimo posto. Per il
terzo anno consecutivo, i Paesi nordici, guidati da Svezia e Danimarca, sono in
testa alla classifica dei paesi dell’UE, con la Germania che completa il podio
delle tre economie più forti. Chiude l'altra estremità della classifica la
Grecia.
La Repubblica Ceca ha ottenuto il risultato peggiore sul fronte
dell’inflazione. Mentre la maggior parte degli altri paesi è riuscita a ridurre
l’elevato livello di inflazione dal 2022 in tempi relativamente brevi, in Repubblica
Ceca il cosiddetto indice armonizzato dei prezzi al consumo si è fermato al 12 %,
che è il secondo risultato più elevato in tutta l’UE. Segue solamente
l’Ungheria (17 %). Secondo l’Ufficio statistico ceco, il valore dell’indice dei
prezzi al consumo dei prodotti alimentari è salito a 148 punti, dove i 100
punti rappresentano la situazione nel 2015. In termini semplici, si può dire
che i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti quasi del 50 % rispetto al
2015.
Altri indicatori dell'indice hanno mostrato che, dopo il calo dello scorso
anno, la Repubblica Ceca è tornata al secondo posto nell'ambito della
complessità economica, cioè un indicatore che testimonia la diversificazione e
la varietà dell'industria ceca.
Positivo è anche il quarto posto per il tasso di investimenti rispetto al Pil,
ma negli altri indicatori la Repubblica Ceca è nella media o ben al di sotto di
essa. Anche per quanto riguarda il
debito pubblico la Repubblica Ceca ottiene un buon risultato superiore alla
media. Ciononostante, rispetto al 2022, è sceso di 4 posizioni nella classifica
UE. "Il ritmo dell'aumento del debito ci ha costretto a iniziare a
consolidare il bilancio statale e a cercare modi per accelerare la crescita
economica", afferma David Navrátil.
Il punto in cui la Repubblica Ceca fallisce sul lungo termine è il basso valore
aggiunto. Che si tratti di esportazioni o di valore aggiunto lordo per la
produzione totale, la Repubblica Ceca si trova solo nella seconda decina dei
paesi confrontati.
A
cura del team di CzechTrade Italia.
Fonte: Business info