Secondo il piano aggiornato, le fonti rinnovabili dovrebbero
coprire il 30 % del consumo energetico ceco entro il 2030 e, oltre a ridurre le
emissioni, rafforzeranno anche la sicurezza energetica e l’autosufficienza
della Repubblica Ceca e garantiranno prezzi più bassi e più stabili per i
consumatori.
"Il nuovo piano energetico e climatico è sicuramente una buona base per la
futura decarbonizzazione dell’economia ceca. Rispetto alla versione del 2015,
che aumentava la quota di fonti rinnovabili solo di pochi punti percentuali,
l'aggiornamento di quest'anno punta a quasi raddoppiare la quota di energia
verde. Ma la Repubblica Ceca avrà bisogno di obiettivi ancora più ambiziosi per
l’energia senza emissioni se vogliamo mantenere la competitività della nostra
economia e se vogliamo proteggere le famiglie dalle fluttuazioni dei prezzi
dell’energia sul mercato," dice Martin Sedlák, direttore dell'Associazione
dell'Energia Moderna.
"Spetta ora a tutti noi lavorare insieme per riuscire a creare le zone di
accelerazione tanto necessarie per uno sviluppo più rapido delle risorse
eoliche e fotovoltaiche su larga scala, per completare l'adozione di una
legislazione che consenta l'accumulo e l'aggregazione della flessibilità,
introdurre un modello energetico comunitario veramente funzionale e creare in
generale l’ambiente per gli investitori in modo che per loro la Repubblica Ceca
rappresenti un paese stabile e aperto a nuovi progetti innovativi di energia
pulita. Solo se sfrutteremo queste opportunità per creare le condizioni giuste,
saremo in grado di produrre più energia domestica e verde", commenta
Martin Sedlák, direttore del programma dell'Unione per l'energia moderna.
In Repubblica Ceca il potenziale per la costruzione di nuove fonti pulite è
enorme. Secondo uno studio di Deloitte preparato per l'Unione dell'energia
moderna, la Repubblica Ceca può costruire entro il 2030, con l'aiuto dei fondi
europei, 17 gigawatt di nuove fonti prive di emissioni, soprattutto centrali
eoliche e solari. Al contrario, se non verrà utilizzato il potenziale, c’è il
rischio che le fonti di denaro europee si prosciughino e che la creazione di
nuove fonti- energetiche rinnovabili dopo il 2030 sarà molto più costosa. Allo
stesso tempo, l’obiettivo paneuropeo di aumentare la quota di energia elettrica
da fonti rinnovabili nel consumo energetico è, secondo la direttiva RED III
recentemente approvata, al 42,5 % nel 2030, con un potenziale aumento
dell’obiettivo al 45 %. La Repubblica Ceca resterà quindi indietro rispetto
alla media europea nella produzione di energia pulita e dovrà cercare di
avvicinarsi il più possibile all'obiettivo europeo.
A
cura del team di CzechTrade Italia.
Fonte: Business info