L'industria ceca non si è ancora ripresa dalle cifre rosse. In primavera è soprattutto frenata dal basso consumo energetico, sfavorito dal clima caldo. Tuttavia, un buon segnale è l'aumento del valore dei nuovi ordini, che potrebbe far riprendere l'economia nella seconda metà dell'anno.
L'industria ceca cerca lentamente una via
d'uscita dalla crisi. Secondo l'Ufficio statistico ceco è risultata ancora in
rosso ad aprile, quando la produzione industriale è scesa dello 0,4 % su base
annua. Il calo della produzione industriale è causato soprattutto dalla minore
produzione di energia dal carbone.
Secondo Tomáš Volf, analista capo della Citfin, la produzione industriale ceca
continua a mostrare risultati poco convincenti e un bilancio vicino allo zero
sta diventando la norma. Secondo lui ha un effetto significativo l'attuale
debole situazione dell'economia tedesca, che è il principale cliente delle
aziende ceche. Alla domanda estera e interna manca una crescita più elevata e,
soprattutto, più stabile. Gli ordini alle imprese in Germania ad aprile sono
scesi dello 0,2 %, mentre i mercati si aspettavano una crescita modesta.
Ad aprile, tra le altre cose, la produzione automobilistica nazionale è rimasta
indietro rispetto alle aspettative. L’industria automobilistica non si è
ripresa del tutto dal rallentamento causato dalla mancanza di componenti nel
mese di marzo. Secondo l’Ufficio statistico ceco, la produzione e la fornitura
di elettricità, gas e calore sono diminuite di un decimo rispetto all'anno scorso.
Il calo è stato influenzato principalmente dalle chiusure programmate delle
centrali elettriche o dal continuo calo della produzione di energia prodotta bruciando
carbone. L’estrazione del carbone è diminuita di oltre un quinto rispetto all’anno
scorso.
Ma le statistiche hanno portato anche notizie positive. Nel settore della
produzione dei computer, ad esempio, in aprile si è registrata una notevole
ripresa. Anche le aziende segnalano più ordini. Secondo l’Ufficio statistico
ceco, nel mese di aprile il valore dei nuovi ordini nei settori monitorati è
aumentato del 3,6 % rispetto all'anno precedente. Anche gli ordini dall'estero
sono aumentati del 5,3 %, quelli nazionali dello 0,8 %.
Gli analisti sperano che, grazie alla rapida crescita dei salari, i consumi in
Repubblica Ceca si riprendano, il che aiuterà, ad esempio, la produzione di
abbigliamento o di elettronica. Vít Mikušek, analista della Raiffeisenbank,
ricorda che anche la produzione di abbigliamento sta andando bene: gli ordini
sono cresciuti su base annua del 10,7 %. La situazione è simile anche
nell'industria farmaceutica, dove la produzione di prodotti e preparati
farmaceutici di base ha registrato una crescita degli ordinativi del 10,4 %
rispetto all'anno scorso. Al contrario, il valore degli ordinativi nel settore
della produzione dei metalli di base, della metallurgia e della fonderia è
stato inferiore di quasi un quinto.
Secondo gli analisti, non si può prevedere una ripresa significativa del
settore industriale nel resto dell’anno. Esso continua ad essere frenata dai
prezzi relativamente elevati dell’energia, dai tassi di interesse relativamente
elevati e dalla lentezza dell’economia tedesca. Per l’intero anno l’industria
ceca aumenterà quindi solo dell’1 % e non si potrà più parlare di uscita dalla
recessione, iniziata nel 2019.
A
cura del team di CzechTrade Italia.
Fonte: Business info